BORGO FANTASMA DI MONTERANO. LAZIO
- Marco Anghinoni
- 22 apr 2022
- Tempo di lettura: 2 min

Monterano antica si trova a pochi km. da Roma, consiglio di visitarla durante la settimana o comunque evitare la domenica. Se vi recate sul luogo la mattina presto è più facile che riusciate a visitare le rovine in completa solitudine. La visita dura circa un'ora, tempo necessario per visitare il sito composto dal nucleo del borgo con il palazzo ducale o castello Orsini-Altieri che è l'edificio più imponente del borgo, e dalla vicina chiesa di San Bonaventura con l'annesso convento con fontana costruite su progetto del Bernini. Monterano, come la maggior parte dei centri di questa regione, ha origini Etrusca, poi passata sotto il controllo di Roma rimase centro di poca importanza fino al medioevo quando divenne sede vescovile. In epoca moderna divenne proprietà prima degli Orsini poi degli Altieri. Nel 1700 l'abitato cominciò a spopolarsi a causa della malaria e della perdita di importanza dovuta alla posizione decentrata rispetto alle vie di comunicazione venne abbandona definitivamente alla fine del secolo.
Il territorio di Monterano era consacrato dagli Etruschi al dio dell'oltretomba Manth (in latino Mantus), da qui il toponimo Monterano.
troverete informazioni dettagliate al link:
Il parcheggio si trova a poche decine di metri dal sito che ci accoglie con la monumentale struttura dell'acquedotto, realizzato nel XVII secolo, l'acquedotto supera la depressione che separava l'area dell'abitato dal retrostante pianoro con un ponte su due serie di arcate che superano i venti metri di altezza crea un bellissimo colpo d'occhio nella vallata sottostante al borgo.
Superato l'acquedotto un sentiero si inerpica sul blocco tufaceo che ospita l'antico borgo, salendo avrete alla vostra sinistra la mole in rovina del castello cui si accede dai resti di un'antica porta. L'interno è interdetto per ragioni di sicurezza, ma potete vedere tranquillamente tutto affacciandovi ad uno dei tanti varchi aperti nelle mura. Tenendo il castello sulla vostra sinistra arriverete ad un altro passaggio che da accesso alla chiesa di San Rocco le cui rovine senza tetto sono di grande effetto, al lato della chiesa i resti del campanile. Uscendo da San Rocco troverete alla vostra destra la facciata d'ingresso del castello con l'effige del leone anch'esso di scuola Berniniana.
Usciti dal borgo si ammira su una grande spianata erbosa a qualche decina di metri di distanza, la chiesa e convento di San Buonaventura con la fontana ottagonale costruiti su progetto di Lorenzo Bernini. Le rovine della chiesa con la prospicente fontana sorgono isolate sulla radura e creano una scenografia unica degna di un dipinto classicista.
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